Fantastico triplete per Federica Brignone: anche la Coppa del Mondo di gigante è sua

Federica Brignone ce l’ha fatta: la valdostana si è regalata un fantastico triplete in questa stagione magica. A più di 34 anni, la valdostana è stata capace di mettere in bacheca la Coppa del Mondo generale, quella di discesa ed ora anche quella di gigante. Per lei si tratta della seconda volta, dopo quella del 2020. Alle coppe di cristallo si aggiunge anche la medaglia d’oro ai Mondiali di Saalbach, sempre in gigante, e l’argento iridato in SuperG.

Dopo l’uscita di scena della leader Alice Robinson nella prima manche, il trionfo era poco più di una formalità: a Brignone bastava arrivare al 13° posto su 20 partenti, ma si sa, nello sci non si può fare “melina”. Tantomeno se ti chiami Federica Brignone ed il tuo soprannome è la “Tigre”.

Di sicuro l’ora e mezza di pausa tra le due manche non è stata un bagno di relax: la prima manche del gigante di Sun Valley ha insegnato che nulla può essere dato per scontato. Un fondo infido, in cui ogni minimo calo di concentrazione è vietato: Sofia Goggia lo ha chiamato “un campo di patate” dopo la prima manche, ed infatti anche la stessa bergamasca ne è stata vittima.

E Brignone non si è tenuta, ha fatto venire qualche brivido, ma ha spinto sull’acceleratore e chiuso con il miglior tempo di manche, seconda a 14 centesimi da Lara Gut-Behrami (terza Sara Hector), superando il record di podi stagionali di Alberto Tomba arrivando a quota 16 ed il record personale di punti in stagione con 1594.

A punti Giorgia Collomb, che chiude 14a in 2’15”49, dopo una bella parte centrale di gara ma sbagliando alcune porte e rallentando in fondo.

Qui i risultati.

Robinson esce, per Federica Brignone la Coppa del Mondo di gigante è a un passo

ore 17.23

Un tredicesimo posto, ed è fatta. La Coppa del Mondo di gigante per Federica Brignone è a un passo dopo la prima manche della finale di Sun Valley. Il tracciato è da subito sembrato difficile da interpretare: a farne le spese sembrava essere stata proprio la valdostana, scesa col pettorale numero 1, che ha fatto qualche errore vistoso soprattutto nella parte finale, tagliando stizzita il traguardo della prima manche in 1’04”52.

A lungo andare, però, la sua prova si è rivelata di spessore, perché sono stati tanti gli errori e le uscite di scena: su 28 partite, solo 20 sono arrivate in fondo. A farne maggiormente le spese sono state Paula Moltzan, feritasi al mento, ma soprattutto Alice Robinson, uscita anche lei nella parte finale dopo tanti grossi errori. Una caduta che brucia tantissimo alla neozelandese leader della classifica di specialità, che verosimilmente getta al vento la Coppa del Mondo di gigante.

In virtù delle cinque vittorie stagionali, a Federica Brignone bastano infatti 20 punti per portare a casa la coppetta – la seconda della specialità, la terza di quest’annata stratosferica (in cui ha vinto anche l’oro iridato proprio in gigante), dopo quella di discesa e quella generale.

A guidare la prima manche è la vincitrice della coppa di SuperG Lara Gut-Behrami, che ha chiuso con 45 centesimi di vantaggio sulla valdostana, seconda. Che ora, nella seconda manche in partenza alle 19, potrebbe gestire, parola che però non rientra nel suo vocabolario: “Nello sci alpino è una cosa non bisogna fare”, ha detto alla Rai. “Voglio finire alla grande, provare a vincere anche prendendomi qualche rischio. Devo stare tranquilla. La prima manche è stata tostissima, pensavo di aver buttato via la gara”. Il tredicesimo posto, attualmente occupato da Nina O’Brien, è indietro di 3″64 rispetto a Brignone.

Si qualifica per la seconda manche anche Giorgia Collomb con il 14° tempo in 1’08″38.